Il Paese di Monica

31 dicembre 2010

Buon 2011!!!

Ciao, ciao 2010

Siamo arrivati all'ultimo giorno del 2010 e come sempre accade  in questo periodo, troveremo della gente che vuole che l'orologio segni le 23:59 per salutare un altro anno che, per fortuna, se ne va.
Ma troviamo anche coloro che vedono con il passare degli anni una vita che scorre dalle loro mani come l'acqua del rubinetto. Sono questi quelli che vorrebbero fermare il tempo, quelli che odiano i cambiamenti.
Ma i cambiamenti ci vogliono! Occorre "trasformarsi, migliorare, crescere, maturare, abbandonare le zavorre, liberarsi delle costrizioni mentali, imparare cose nuove, dimenticare quelle inutili, credere a quello che ci sembra giusto e sbarazzarsi di quello che ci danneggia." (estratto dal libro"Trent'anni e una chiacchierata con papà" -Tiziano Ferro, 2010).

Il 2010 parte per non ritornare più.
Bei ricordi, brutti ricordi che rimarranno per sempre vivi in noi.
Ora è arrivato il momento in cui dobbiamo fare nuovi progetti per questo nuovo anno che inizia. Bisogna essere pronti per il 2011 che sta suonando il campanello e aspetta per entrare nelle nostre vite.




Come canta Jovanotti, ti auguro un buon anno e "spero sia bello e leggero, che voli sul filo dei tuoi desideri, ti porti momenti profondi e i misteri rimangano dolci misteri, che niente modifichi i fatti di ieri. Ti auguro pace, risate e fatica... Viaggi in paesi lontani... Che ti porti scompiglio e progetti sballati, e frutta e panini ai tuoi sogni affamati... Ti auguro amore, quintali d'amore."

Che l'anno che sta arrivando, sia migliore di quello passato, che sia gioia infinita per oggi, domani e per tutta la vita.

27 dicembre 2010

Tempo di Bilanci

Ormai siamo agli sgoccioli del 2010

In questo periodo facciamo dei bilanci...  C'è chi lo fa per scritto e c'è invece chi solo pensa mentre prende il tram, la metro, l'autobus, o magari mentre guida. Cerchiamo di ricordare quelle cose di cui siamo fieri e lasciamo da parte quello che speriamo dimenticare.



Ho scelto questa canzone perché ci parla di una vita che va vissuta e conquistata ogni giorno. C'è sempre la possibilità di cominciare tutto da capo, bisogna solo averne la voglia.

Nesli è un rapper, produttore discografico e cantautore italiano.
Il suo vero nome è Francesco Tarducci. È il fratello minore di Fabri Fibra.


"La Fine" è uscito il 24 dicembre 2009. È stato il secondo singolo del suo quarto disco "Fragile - Nesliving Vol. 2".
Il video è stato girato a Milano intorno a Corso Buenos Aires e in montagna.

Fonte: Wikipedia

25 dicembre 2010

Buon Natale a tutti!!!

Happy Christmas (War is Over)
Buon Natale (la guerra è finita)

Augurandovi un sereno Natale accanto ai vostri più cari, condivido con voi questa bellissima canzone Happy Xmas (War Is Over).






È stata composta e registrata da John Lennon e Yoko Ono nel 1971.
Il brano è in inglese ma in questo caso è stato interpretato da due grandi della musica leggera italiana: Elisa e Tiziano Ferro in occasione del Concerto di Natale svolto in Vaticano nel 2001.




Vi saluto con questa frase trovata a caso su Internet:


"Un sincero augurio di BUON NATALE a tutti quelli che amano dormire, ma si svegliano sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la TV per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio se fa a metà, a chi ha l'entusiasmo di un bambino ma i pensieri di un uomo, a chi vede nero solo quando c'è buio e a chi non aspetta il Natale per essere MIGLIORE...".
A presto e Auguri!!

22 dicembre 2010

Siamo quasi a Natale...

Oggi vorrei condividere con voi questi bellissimi video e augurarvi un sereno Natale insieme ai vostri più cari affetti.









B U O N     N A T A L E ! ! !


NDR: Tra poco pubblicherò una piccola intervista fatta a Dennis Bernardi, una nuova proposta della Musica Italiana che non vi deluderà.

È arrivata l'estate!!!

Finalmente, ESTATE!

E sì, per noi che abitiamo nell'emisfero sud, è arrivata la stagione delle vacanze, del caldo, del sole, dell'abbronzatura, dell'afa, ma soprattutto delle giornate lunghissime che non finiscono mai.
Cari italiani che vivete in Europa, benché le feste siano in piena estate, noi continuamo coll'addobbare l'albero di Natale con la neve, mangiare il panettone, i croccantini, i torroncini, i torroni, i frutti secchi, la frutta candita; i gianduiotti no perché non ce li abbiamo altrimenti... Tutto dentro!
Noi, figli di italiani emigrati nel Sudamerica, siamo pronti per inghiottire quintali di "queste robe" nonostante il caldo: pensate che la temperatura è tra i 35-40 gradi. Mica male, vero?

Bene, ma cosa c'entra questo con la musica? Niente! O quasi...

Per salutare l'estate che si affaccia vorrei lasciarvi questa canzone: un tormentone del 1999 in Italia: "Vivere a colori".



Rosario Fiorello canta questo brano.
Fiorello è nato a Catania il 16 maggio 1960.
Ha iniziato la sua carriera come animatore nei villaggi turistici. Ed è diventato showman, attore, imitatore, speaker radiofonico, presentatore televisivo e, ovviamente, cantante. Lui rappresenta il talento in persona.

18 dicembre 2010

Il grande Lucio Battisti

UN MITO

Lucio Battisti è stato un GRANDE cantautore italiano. È uno dei nomi più importante della Musica Leggera Italiana. Ha venduto oltre i 25 milioni di dischi.



Lui e Giulio “Mogol” Rapetti hanno fornito dei nuovi colori a diversi argomenti sconvolgendo la canzone d’amore dell’epoca.

Dagli anni 60 fino all'inizio degli anni 80 questi autori creano uno stile proprio: "melodie orecchiabili e facilmente cantabili, testi semplici e immediati che parlano di sentimenti universali come l'amore".



Battisti e Mogol scrivono anche per altri cantanti, tra cui Mina e Patty Pravo.

Nel 1976, dopo una Tournèe con i Formula 3, Lucio smette di fare concerti dal vivo: "Non parlerò mai più, perchè un artista deve comunicare con il pubblico solo per mezzo del suo lavoro".

Purtroppo, nei primi anni 80, la coppia Battisti - Mogol si scioglie silenziosamente per la divergenza artistica tra entrambi: "Mogol era ancorato a un universo poetico dai ben saldi punti fermi" mentre Battisti aveva voglia di innovare, di superare sé stesso.

"Una giornata uggiosa" è stata l'ultima canzone scritta dalla coppia.





Nel secondo periodo, Battisti cambia il suo stile. Con il brano "E già" si allontana dalla tappa melodica ma questo non lo farà definitivamente, "l'essenza Battisti" ricompare sempre.




Con il suo nuovo partner, Pasquale Panella, si butta sugli arrangiamenti elettronici lasciando da parte le chitarre e gli archi. Si immerge nel mondo del Rap e del Techno. "Don Giovanni" è stato il loro primo album insieme. I testi sono "ermetici, criptici, colmi di simbolismi e metafore".

Battisti, che era nato a Poggio Bustone, vicino a Rieti, il 5 marzo 1943, muore all'età di 55 anni, il 9 settembre 1998. Le cause della morte non sono state mai comunicate ufficialmente. Il cantautore sarebbe morto per un tumore.

L'allontanamento dei mass media sommato alla sua capacità di esprimere emozioni tramite le canzoni l'ha fatto diventare un vero MITO della Musica Italiana. Perciò, la sua tomba è diventata meta di pellegrinaggio dei fan.




Fonti:
Wikipedia;
musicalstore.it.

15 dicembre 2010

Vorrei essere una regina perché...

IL RE DEL NIENTE

Chi di noi non vorrebbe diventare re o regina per un giorno?
Anche Gianluca Grignani diventerebbe re volentieri o almeno così lo esprime in questa canzone...


"Ci sono, certe volte che
Lo sai vorrei essere un re perché
Sentirmi il primo in qualche cosa anch’io.

Io che voglio e vivo una vita normale
Che me ne accorgo cercando qualcosa di speciale
Io che non esisto ma che non voglio morire
Sono il re del niente statemi a sentire."

Gianluca Grignani è nato a Milano il 7 aprile 1972.


La sua carriera è iniziata ufficialmente nel 1994 con il singolo "La mia storia tra le dita" proprio nel Festival di Sanremo sezione Giovani.

L'anno dopo ritorna a Sanremo con "Destinazione Paradiso" e lancia il suo primo album omonimo che vende in un solo anno due milioni di copie e lo lancia anche nel mercato sudamericano. "Mi historia entre tus dedos" è una canzone che ancora oggi la si sente spesso alle radio argentine.

"Il 10 giugno 2006 esce il nuovo album "Il Re del Niente", sesto capitolo inedito, con inconfondibili ispirazioni sonore rintracciabili in "Destinazione Paradiso", ma arricchite da dieci anni di evoluzione artistica. La pubblicazione dell'album ha coinciso con un'importante ed innovativa proposta. "Il Re Del Niente" è stato infatti pubblicato in due versioni: la prima standard e la seconda nella versione CD + Concerto. Per la prima volta è stata offerta la possibilità di acquistare con l'album anche l'ingresso ad un suo concerto, ed unire quindi i due aspetti, solitamente separati, della produzione di un artista: il disco e l'esibizione dal vivo."

12 dicembre 2010

Un po' di rap italiano...

Fabri Fibra - Tranne Te

'Tranne te" è il secondo singolo estratto dall'album 'Controcultura'. La regia del video è di Cosimo Alemà.

Il brano è un "rap futuristico per farci ballare". Ha una musica appiccicosa e uno stile dance. Ma è anche un modo per protestare contro la scarica di musica da Internet e per informarci su cosa succede con la musica e il rap in Italia.




Sovraimpressi nel video, troviamo questi fatti:

  • Nel 1999 si sono venduti 48 milioni di album, mentre che nel 2009, 16 milioni, cioè, in 10 anni ci sono stati 32 milioni di differenza.
  • Le etiquette indipendenti in Italia sono centinaia ma le major discografiche sono quattro: Emi, Sony, Universal e Warner.
  • Il rap ha un pubblico che va da 12 a 32 anni.
  • Per prendere un disco d'oro digitale, un cantante deve avere 15.000 download. Per uno di platino, 30.000 download.
  • Ogni 100 canzoni scaricate da Internet, 5 sono legali, 95 sono illegali. Per cui, i live sono la principale fonte di reddito dei musicisti.
  • Il web è il primo medium di comunicazione del rap italiano.
  • In Italia esistono 10 testate musicali, di gossip ne esistono 30 .
  • La musica occupa circa il 13% degli spazi della TV generalista. Ci sono 5 programmi di musica, solo uno è di musica in generale, il resto è con il televoto.
  • I network radiofonici in Italia sono 11: 2 network italiani passano abitualmente RAP italiano, 7 invece trasmettono per metà del tempo musica del passato.
Fabrizio Tarducci è Fabri Fibra. 

È nato a Senigallia nel 1976. Nesli, un altro rapper italiano, è suo fratello minore.




8 dicembre 2010

Tutto l'amore che ho... by Jovanotti

Sensazioni

Da quando ho visto il video del primo singolo dell'album ORA di Jovanotti che esce il 25 gennaio, non  riesco a smettere né di guardarlo né di ascoltarlo.

"Tutto l'amore che ho" racconta tutto quello che è disposto ad affrontare il protagonista della canzone per avere un po'di amore.

Sono rimasta scioccata la prima volta che l'ho guardato. Mi è sembrato un po' duro. Ma dopo facendo più attenzione ai "giochi dei suoni", all'interpretazione maestrale di Lorenzo, ho cambiato parere.

Quel senso d'immortalità, di affrontare ogni rischio, di superare ogni pericolo, di lottare "contro il male e le sue istanze" per raggiungere il suo obiettivo, cioè, trovare il vero amore, danno a questo video una sfumatura particolare e attraente.

Ecco il video! Dopo averlo visto, se vi va, lasciate un commento con la vostra opinione.



Alcuni versi "stupendi" tratti dalla canzone:

"Le meraviglie in questa parte di universo,
sembrano nate per incorniciarti il volto."

"Un prigioniero dentro al carcere infinito,
mi sentirei se tu non fossi nel mio cuore."

"Senza l'amore sarei solo un ciarlatano,
come una barca che non esce mai dal porto."

Jovanotti è Lorenzo Cherubini, uno dei nuovi BIG della musica italiana.

4 dicembre 2010

I Negramaro a TORINO "CITTÀ MAGICA"!

Torino è considerata una città magica, al vertice dei triangoli formati con Lyon e Praga per la magia blanca, e con Londra e San Francisco per quella nera.
Perché? Per la presenza di edifici, simboli e sculture sparsi in diversi punti della città e perché si trova all'incrocio di due fiumi: il Po e il Dora Riparia che rappresentano il Sole e la Luna.
Inoltre, "Torino è punto d'incontro di linee sincroniche, che trovano nella città un luogo geografico quasi unico: queste linee formano un reticolo di canali energetici che avvolgono il pianeta".



E proprio a Torino è stato ambientato l'ultimo video dei Negramaro: "SING-HIOZZO".
Questo nuovo singolo è dentro il nuovo album "CASA 69", in vendita in tutta Italia dal 16 novembre.
Il video è stato realizzato con la tecnologia 3D in stereoscopia.
Piazza Castello, via Pietro Micca, Piazza San Carlo, la Galleria Subalpina, Piazza Palazzo di Città appaiono nel video: una Torino disabitata e "quasi lunare", un posto magico perso nell' universo.




I NEGRAMARO sono:
* Giuliano Sangiorgi (voce, piano e chitarre)
* Emanuele Spedicato (chitarre)
* Ermanno Carlà (basso)
* Danilo Tasco (batteria)
* Andrea Mariano (pianoforte, sintetizzatori, programming, editing)
* Andrea De Rocco (campionatore)
Sono nati e cresciuti a Lecce.



Nel 2003, avviene l'esordio discografico dei Negramaro con l'album omonimo.
Nel 2005 partecipano al Festival di Sanremo con il brano "Mentre tutto scorre" vincendo il Premio della Critica Radio & TV.


Casa 69 è il loro quinto album. Il nome è nato dal luogo fisico che hanno preso per andare a vivere insieme a Baganzola, vicino a Parma. Lì, tutti i membri della band creano la musica e i testi per i loro nuovi progetti. 69 è apunto il numero civico.

Fonti:
Rivista Traveller: "Torino, una nobile, moderna e magica città" (Gennaio 2003)
VLOG: Il Primo video blog italiano dedicato al mondo della musica
Negramaro - Sito Ufficiale

29 novembre 2010

L'inquietudine

L'immensità è, secondo me, inspiegabile. Sempre che penso a lei un brivido mi percorre l'anima.

In questo mondo che va veloce, una volta ogni tanto dovremo fare ciò che ci canta NEK: osservare il cielo pieno di stelle, godersi il silenzio e liberare la  mente...




"Quando il buio scende io mi siedo qui
Libero la mente che va via e così
Guardo l'universo sento il suo fruscio
Sembra un manifesto dove sono anch'io
Si distende su me una calma che va
(...)
È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia
Si distende su me questa calma che va
(...)


L'alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui... "




Estratto dal testo "L'Inquietudine"
(dall'album "Una parte di me" di NEK)

28 novembre 2010

Per tutto il tempo...

Oggi: RAF


"Per tutto il tempo" è un singolo inedito di RAF inserito nel DVD/CD Live "Soundview" uscito il 30 ottobre 2010. È stato registrato al DatchForum di Assago (Milano), una delle tappe del Metamorfosi Tour 2009. 



RAFfaele Riefoli nasce nel 1959 a Margherita di Savoia, in Provincia di Foggia, Puglia.

Nei primi anni '80 vive e suona a Londra.

Inizia la sua carriera nel 1984 con una canzone in inglese "Self Control" che arriva subito ai primi posti in classifica di tutto il mondo.

Nel 1987, "Si può dare di più", un suo pezzo cantato da tre grandi della musica italiana: Morandi - Tozzi - Ruggeri, vince il Festival di Sanremo.

Torna, ora anche come cantante, al Festival della Canzone Italiana nel 1988 con "Inevitabile Follia"; e l'anno dopo con il brano che rappresenta per molti italiani la colonna sonora di quel decennio: "Cosa resterà degli anni '80",

RAF è uno dei Cantautori degli Anni '80.  Ha uno stile orecchiabile, molto riconoscibile. I racconti e i colori delle sue canzoni sono come quelli dell'arcobaleno. Ma delle volte si butta nei grigi con la malinconia che li pervade, scrivendo dei testi stupendi.




22 novembre 2010

22 novembre - FESTA DELLA MUSICA!!

 Oggi, 22 novembre, si festeggia in tutto il mondo il GIORNO della MUSICA in onore a Santa Cecilia. La Santa, vergine e martire, è la patrona dei musicisti.



Per leggere la storia di Santa Cecilia: cliccate qui!


Il significato della Musica per i Cantanti Italiani



"Arriva come una scarica, è adrenalina pura, vibra nell'anima ed ora l'aroma funziona, l'assioma e allora, rilassati, se senti i sintomi segui i suoi battiti, su nastri, cd play, coi suoi dischi, dj ok! qui si può fare un party, guardi gli altri, salti, gli arti si sciolgono e sulla pelle sale un brivido, basta un beat sintonizzati, frequenza in stereo GDV, e mo' lo sai, è musica, lei non ha età. . . pump it up! Non ha epoca è la tua musica Italia America, non c'è diversità solo lei rispolverà i ricordi, ti dà emozioni che provi, non ti tieni e ti muovi perchè lei è . . . MUSICA!"
 (Musica - I Gemelli DiVersi)
 

"Che faccia grande che ha la musica, che fianchi larghi, che occhi enormi, che gambe lunghe che ha la musica. Nasce una vita ogni momento, ogni secondo nasce un suono sai, ogni secondo è mamma musica."
(Mamma Musica - Nomadi)


"Nella vita faccio come dico io. Ho cercato la mia sfida in un addio. Consapevole ho lasciato la mia strada. Conta solo che alla fine sono io. Sono qui con i dubbi miei ma con la voglia di non fermarmi mai. Devi cercare in me: la musica che c'è."
(La Musica che c'è - Nek)


"Dea, dea Musica, la mia cura e compagnia fantastica, mi dai gioia, amore, accarezzi la mia solitudine. Com'è possibile che rendi tutto più possibile... Sei la musica, sei la mia sola cosa magica."
(Dea Musica - Piero Pelù)


"Il vento che correva su Genova soffiava nella mia fisarmonica, nasceva piano la mia musica e dentro al cuore solitudine com'ero io, com'ero io."
(Io e la Musica - Umberto Bindi)


"Ma non era previsto nel bilancio che avrei contato la mia solitudine. E mi resta poi tanto dal momento che potrò scaldarmi al fuoco della musica, che è sempre mia, comunque mia, ancora mia..."
(Musica - Amedeo Minghi)




"La verità è che la musica mi ha salvato quand’ero piccolo, la musica mi ha salvato, e me ne stavo seduto sul mio prato ad ascoltare il mangiadischi cantare. La verità è che la musica mi ha salvato quand’ero piccolo, la musica mi ha salvato e ascoltavo mia madre parlare, mio fratello giocare e l’universo a girare e me ne stavo da solo a sognare in ripostiglio a giocare con i soldatini a giocare."
(Musica - Claudio Baglioni)


"In quest'epoca di bassa fedeltà e altissimo volume, il rumore allucinante delle radio non ci molla mai; e quanti cantanti musicisti arrabbiati che farebbero meglio a smettere di fumare. Brutta produzione altissimo consumo, la musica è stanca, non ce la fa più, e quante cantanti di bella presenza che starebbero meglio a fare compagnia."
(La musica è stanca - Franco Battiato)


"È la musica, la musica ribelle che ti vibra nelle ossa che ti entra nella pelle che ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare"
(Musica Ribelle - Luca Carboni) 


E chiudo con questa semplicissima frase che sintettiza cos'è la Musica per me:

"La musica è l'amico che ti parla quando ti senti solo" 
(Musica è - Eros Ramazzotti)


Musica è (cantata da Eros Ramazzotti e Andrea Bocelli)

20 novembre 2010

Un po' di storia: Oggi il ROCK!!!

Il ROCK

Il rock n’ roll nasce il 12 aprile 1954 quando Bill Haley and the Comets registrano un blues eseguito più velocemente: “Rock around the clock”.

“Ciao ti dirò” (1957) con cui Adriano Celentano e i Rock Boys – tra cui Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Luigi Tenco – vincono il primo festival del rock'n'roll italiano è considerata la prima canzone italiana di questo nuovo genere musicale.



Dieci anni dopo, il 14 settembre 1964 con “Blowing in the Wind” sorge il ROCK.

“Suo padre”, il rock n’ roll costituisce un cambiamento circoscritto all’ambito musicale e sociale.
Il ROCK invece è netamente politico: tratta argomenti come la lotta per i diritti civili dei neri, il rifiuto per la guerra del Vietnam e l’assassinio del presidente Kennedy.

Con questa nuova corrente i giovani italiani abbandonano la musica leggera: nasce la canzone impegnata, i cui argomenti sono i problemi del quotidiano, della condizione operaia, della libertà dell’individuo.


"Ciao ti dirò" by Adriano Celentano a Rockpolitik:




Fonti:

13 novembre 2010

Prisencolinensinainciusol...

Prisencolinensinainciusol è una canzone che "non vuole dire nulla", così l'ha manifestato Adriano Celentano, l'autore di questo brano formato da parole a caso inventate in base alla ritmicità.
Sebbene le parole assomiglino l'inglese, sono dei fonemi che non hanno nessun senso. Secondo Celentano il testo del brano rappresenterebbe "la ribellione alle convenzioni. Anche musicali".
Venne pubblicata il 3 novembre 1972 ed è considerata il seme del rap.
È stato il lato B del 45 giri "Disc Jockey". Dopo fu inserito nell'album Nostalrock del 1973.
E pensate che il successo arrivò prima negli Stati Uniti: la canzone ingressò al 70° posto della classifica.

In Italia, invece, solo dopo aver diventato la sigla del programma radiofonico Gran Varietà, prese fama.

 
Ecco a voi il video della canzone con Adriano Celentano e Raffaella Carrà:


8 novembre 2010

Un po' di storia: I Cantautori degli anni '60!

I cantautori sono arrivati per sconvolgere la storia della musica italiana.

 



Ci sono state due "invasioni": la prima è quella degli anni '60: a Genova nasce un gruppo di cantautori le cui  canzoni parlano della solitudine, della quotidianità, e degli amori infelici o anticonformisti.

Le melodie sono semplici, il linguaggio lineare ma non banali. L'accompagnamento è affidato a un solo strumento.

Loro erano degli intellettuali e ricercavano dei valori e stili diversi di quelli della società industriale.


"L'Italia degli anni '60 stava vivendo il boom economico e queste canzoni rappresentavano l'altra faccia di questo boom, il desiderio di una vita meno conformata, la critica dei valori del benessere e della ricchezza, la ricerca di un amore liberato dalle inibizioni e dalle colpe."
Fabrizio De André, Gino Paolo, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Umberto Bindi e Giorgio Gaber sono alcuni cantautori che appartengono a questa corrente.

"La Guerra di Piero" di Fabrizio De André è un solare inno pacifista ed antimilitarista secondo Marco Pandin.

Per scrivere questa ballata, Fabrizio si è ispirato ai racconti da suo zio che aveva combattuto in Albania durante la Seconda Guerra Mondiale.

È un bel pezzo che rappresenta lo stile dei cantautori degli anni '60.









30 ottobre 2010

Un po' di storia... Oggi GLI URLATORI!!!

   Secondo lo Zingarelli minore di Zanichelli, una delle accezioni di urlare è "emettere urli, ululati, detto dei lupi, dei cani e di altri animali". Ma non è questo il luogo per parlare di animali, bestie e altri insetti benché si trovino nella società odierna...

   Noi ne prendiamo un'altra. Un urlatore è "un cantante di musica leggera che prediligeva uno stile urlato".


   Fra la fine degli anni '50 e i primi anni '60, la canzone italiana prende un'altra strada. I melodici, tra cui Nilla Pizzi e Claudio Villa, si videro spostati da giovani con uno stile ribelle che prendevano degli elementi tipici del rock n'roll: gli URLATORI!!

   È stata la stampa a dargli questo nome. Perché? La loro voce si distingueva per avere un alto volume. Inoltre, coi loro gesti drammatizzavano gli argomenti delle canzoni, le sentivano, si impadronivano dei testi e facevano commuovere il pubblico.
  
   Appartengono a questo gruppo Adriano Celentano, Mina, Gianni Morandi, Rita Pavone, Giorgio Gaber, Tony Dallara e tanti altri.
   Credo che "Meraviglioso" cantato da Domenico Modugno vi faccia capire benissimo il perché del nome di questi cantanti che hanno fondato la musica leggera italiana.


Ecco il video!




E pensate che nel 1968 questa canzone è stata scartata dalla commissione esaminatrice per il Festival di Sanremo.

«Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell'epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo. Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale.»
Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in Raro! n° 20 del 1989, pag. 79



24 ottobre 2010

Ho voglia di ricominciare, lasciare tutto e andare...

Così inizia Nek "Un'altra direzione", la canzone che dà il titolo al suo ultimo album.
Un testo che, anche se semplice, può svegliare in coloro che si prendono quei 3 minuti e qualcosa per sentirlo e pensare alle loro vite, dei sentimenti più diversi che, come canta Filippo, portano la voglia di emozioni nuove per cambiare la routine di tutti i giorni.






Filippo Neviani nasce a Sassuolo, una città del sud-ovest di Modena, il 6 gennaio 1972.
Nek, il suo album d'esordio, esce nel 1992 ed era "senza dubbio istintivo, sperimentale con rievocazioni alla musica country e a Sting".
Però, un anno prima, fu la sua partecipazione al Festival di Castrocaro, con "Io Ti Vorrei", che gli permette di firmare il suo primo contratto discografico con la Fonit Cetra.
Con ben undici album, Nek ha conquistato l'Italia, la Spagna e il continente americano.






Nel 1997, canta "Laura non c'è" al Festival di Sanremo.
Il brano viene inserito al cd "Lei, Gli Amici E Tutto Il Resto" e supera le 600.000 copie vendute in Italia conquistando sei dischi di platino.

Cliccate qui per il video ufficiale:

Fonte: Nekweb.com


8 ottobre 2010

Concerto di Claudio Baglioni a Buenos Aires



Signore e signori, il SUD esiste anche per i cantanti italiani!! Sì! Giovedì scorso abbiamo avuto la possibilità di sentire un grande della musica leggera: Claudio Baglioni.

Purtroppo l’uso del verbo “sentire” in questo caso è stato un po’ particolare: Claudio era raffreddato, aveva mal di gola e non “era al meglio”. All’inizio del concerto ha chiesto scusa:  “io ce la metterò tutta, tutto quello che ho, canterò al massimo. È un dolore, mi dispiace moltissimo di questa cosa ma spero che voi vogliate lo stesso di fare compagnia a me”.
Ma certo Claudio! Un’opportunità del genere non capita così spesso per lasciarti andare. Ma sei matto!


Baglioni ha dimostrato di essere uno showman – come tutti quelli nati sotto il segno del Toro. Con l’aiuto di ben tre LCD che facevano di “teleprompter” tentò di cantare in castellano e scrivo che fu solo un tentativo perché il pubblico, oltre ad urlare “IN ITALIANO” parecchie volte, lo accompagnò cantando i brani sempre nella lingua originale.

Passando dal pianoforte alla chitarra e dalla chitarra al pianoforte, Claudio cantò tutti i suoi successi – Sabato Pomeriggio, Amore Bello, Porta Portese, Strada Facendo, E tu, A modo mio, ecc.- innamorando il pubblico italoargentino presente al Teatro Coliseo.
Le donne si alzarono quando arrivò il turno di “Questo piccolo grande amore” e si avvicinarono al cantautore romano che oltre a ricevere la bandiera argentina e dei piccoli pensierini, strinse le loro mani.

Claudio ci aveva raccontato: “un po’ devo a Buenos Aires il fatto di fare questo mestiere. A 13 -14 anni ho cominciato ad imparare a suonare il pianoforte anche a fare lezioni di canto con un maestro argentino che si chiama Nicolas Amato. E devo molto a lui”. Perciò “è stato un sogno largo una vita di suonare e cantare qui”.

Ora aspettiamo il tuo ritorno e ci auguriamo sia presto!!!





 

 

La Scaletta

1-  Avrai
2-  E tu come stai
3-  Noi no
4-  Mai più come te
5-  Poster
6-  Io me ne andrei
7-  Con tutto l’amore che posso
8-  Amore Bello
9-  Quante volte
10- Un po’ di più
11- Sono Io
12- A modo mio
13- Io sono qui
14- E tu
15- Sabato Pomeriggio
16- Porta Portese
17- Piccolo grande amore
18- Strada Facendo
19- La vita è adesso